Oggi ci troviamo a Mattinata, in provincia di Foggia, o in dialetto locale “Matinata” o “Matenèete”. E’ una cittadina di poco più di 6mila abitanti che si estende sulla costa del promontorio del Gargano, molto nota per la qualità delle sue acque: infatti nel 2010 ha ricevuto ben 3 vele dalla Guida Blu di Legambiente.

Mattinata sorge su due colline: Coppa Madonna e Castelluccio, è circondata dal Monte Saraceno a sud e dal Monte Sacro a Nord. La cittadina è collocata all’interno del Parco Nazionale del Gargano, in una conca ricca di vegetazione, soprattutto ulivi, con al proprio contorno il mare e dei tratti boschivi.
Ma all’interno della flora troviamo un’interessante caratteristica: nel suo territorio si trovano ben 61 specie di orchidee, alcune delle quali sono esclusive della zona; oltre al mare, l’aspetto delle orchidee attrae molti esperti ed interessati di botanica.

Fino alla prima metà dell’800, il paese si chiamava Matinata; questo nome derivava dalla tribù daunia dei Matinates ex Gargani che Plinio il Vecchio ci ha tramandato nella sua Naturalis Historia (III 185).
La testimonianza della presenza, nel passato, dei Dauni ci deriva dalla scoperta sul Monte Saraceno di una necropoli contenente 500 tombe. Queste tombe sono a forma di utero, rievocano il rito del ritorno alla vita prenatale. I morti venivano posti in modo rannicchiato affiancati dagli oggetti a loro più cari.
Sono chiamate “Stele Daune” le lastre di pietra con cui, queste tombe, venivano coperte.

Il centro storico si trova nella parte bassa della cittadina ed è chiamato “Junno”; sono molti gli esempi di abitazioni costruite con la pietra a secco, altresì chiamata “pagghiere” (pagliaio). Le tipiche costruzioni, risalenti alla metà del XVIII secolo, sono basse, a base rettangolare, costituite da pietre calcaree locali, grezze, incastrate l’una sull’altra.
Di rilevanza storica e mondana è il Palazzo Mantuano, edificato nel 1840 e collocato nello Junno, era sede di una delle famiglie più influenti del comune; attualmente ospita la biblioteca.

Sulla colmità del Monte Sacro, ad 874 m.s.l.m. possiamo trovare i resti di un’antichissima abbazia benedettina, della SS. Trinità. L’accesso risulta essere difficile, di fatti vi si può arrivare unicamente tramite un sentiero che si inerpica sul lato della montagna. Il complesso è composto da una chiesa abbazia a tre navate ed un convento. I numerosi terremoti e saccheggi l’hanno in parte rovinata e distrutta.

Nonostante l’attività principale di Mattinata sia il turismo, sono presenti comunque anche attività agricole e di allevamento del bestiame.
Sicuramente la coltura principale di questa cittadina è l’ulivo, sono poi presenti mandorli, fichi, fioroni e prugni, oltre che tantissimi fichi d’india.
L’allevamento riguarda invece bovini di razza podolica e nostrana, oltre che le capre di razza garganica caratterizzate dal colore nero e dalle grosse corna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *